Vivi il naturale spettacolo offerto dalle coste tarantine attraverso le parole del giornalista Pino Aprile che ci regala l’emozione dei suoi ricordi
Guarda che mare!
Castellaneta Marina, San Pietro in Bevagna, Lizzano, Marina di Ginosa, Pulsano. Queste sono tutte località marinare – gettonatissime – a pochi chilometri da Taranto, la Città dei Due Mari e dei Delfini.
Ecco cosa scrive il giornalista Pino Aprile in proposito:
“L’infanzia, a Marina di Ginosa, ovvero “Venticinque” (credo dal numero di chilometro della ferrovia, da Taranto).
Eravamo un villaggio di poche decine di persone, chilometri di pineta a destra, chilometri di pineta a sinistra, pineta e coltivi alle spalle, la spiaggia e lo Jonio davanti.
Il confine del mio mondo era il fiume Gàlaso, che non ebbi mai il coraggio di attraversare (avevo 5 anni, quando andammo via), convinto che segnasse la fine del mondo.
Poi a Taranto, prima una traversa di via Battisti (e il mare era Punta Pizzone, a Mar Piccolo; o verso Pulsano, Talsano, Lizzano), in seguito, al rione Tamburi (l’aria migliore della città, prima dell’arrivo dello stabilimento siderurgico) e il mare era la foce del fiume Galèso, uno dei più piccoli del mondo, 900 metri (e dei più belli, cantato da tantissimi poeti, da Orazio sino a Pascoli), ma una portata enorme: 4mila litri al secondo; oppure la sorgente, ghiacciata.
La prova di coraggio, per noi adolescenti, era arrivare sudati e tuffarsi in quel gelo. «Qualcuno ci è morto!», ci rimproveravano gli adulti. Per questo ci tuffavamo, per riemergerne vivi e vantarcene.
A Castellaneta Marina mio padre si costruì una casa; che ancora è la vancanza di gran parte della famiglia.
A San Pietro in Bevagna, molti anni dopo, cominciai a pescare in apnea.
Questo era il mare degli dei; ma vi assicuro che noi mortali ci siamo sempre trovati benissimo“.
Guarda che mare.. Ecco a te una carrellata di foto delle coste tarantine, gentilmente offerte da Luca Tocci:
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