Massimo Prontera: la rivoluzione culturale è in atto anche a Taranto

arch. Massimo Prontera
arch. Massimo Prontera

Intervista all’architetto Massimo Prontera che ci racconta l’edilizia a Taranto e ci indica la strategia possibile da perseguire per attuare quella che lui stesso definisce una rivoluzione culturale e metodologica in atto

Chi è e cosa fa Massimo Prontera? Qual è il suo mercato obiettivo? Chi è il suo cliente tipo?
Sono un architetto di formazione umanistica. Ho 41 anni e, dopo la laurea presso il Politecnico di Milano, dal 2000 opero a Taranto come libero professionista nel campo della progettazione architettonica, della rigenerazione edilizia ed urbana, del design industriale. Non ho un cliente tipo. In questi anni si sono approcciati al mio studio varie tipologie di clientela, giovani coppie come clienti più maturi, professionisti o imprenditori, tutti però alla ricerca di una consulenza professionale di qualità che, anno per anno, ho cercato di fornire con il massimo dell’impegno e della professionalità.

Architetto, qual è la sua visione del mercato jonico per quanto di sua competenza? A che punto sono le ristrutturazioni? E’ cambiato qualcosa rispetto agli ultimi 10 anni di ristrutturazioni e nuove costruzioni?
Il mercato dell’architettura nel nostro territorio risente di tante influenze. Intanto il nostro territorio non valorizza molto le opere di architettura, davvero rare quelle di alta qualità, molto più diffusi gli interventi di edilizia corrente e di basso profilo. Responsabilità di una scarsa sensibilità nei confronti del bello da parte del singolo cittadino come dell’imprenditore edile medio, entrambi alla ricerca di “prodotti” facili. Tutto ciò, salvo alcune eccezioni, ha contribuito a realizzare una città fatta di enormi periferie residenziali pressoché anonime e di scarso valore, dove la componente estetica e culturale, di cui l’architettura si fa promotrice, è quasi del tutto assente. Per quanto riguarda il mercato delle ristrutturazioni vedo una progressiva crescita di un settore nel quale professionalmente credo molto e che vedo come il reale futuro per il nostro lavoro di architetti. Se infatti il mercato del “nuovo” attualmente è praticamente fermo, nel campo delle ristrutturazioni il mercato è potenzialmente tutto in espansione. La committenza di qualità vuole ristrutturazioni complete e attente soprattutto al contenimento energetico e all’uso di materiali naturali. Il mio studio è da tempo impegnato nell’offrire queste risposte, attraverso una grande componente di ricerca e sperimentazione e una profonda sensibilità nei confronti della sostenibilità.

 Intervento di rigenerazione urbana di un'area abbandonata al quartiere Salinella di Taranto. Foto fine cantiere. 2013
Intervento di rigenerazione urbana di un’area abbandonata al quartiere Salinella di Taranto. Foto fine cantiere. 2013

Sappiamo che i suoi progetti hanno una grande componente di design, come nascono i suoi progetti e cosa la ispira nel suo lavoro?
Sono un architetto che ama fare ricerca, quando ovviamente ciò è possibile. Nessun mio progetto è uguale ad un altro. Cerco di far leggere ai miei clienti o potenziali nuovi clienti una certa cifra stilistica che provo a rendere evidente in ogni mio lavoro. Sono attratto intensamente dalla progettazione di dettaglio. Ogni mio progetto ha una componente fortemente “personalizzata”, con elementi di arredo pensati e progettati ad hoc per il singolo cliente e realizzate da mani artigiani esperte.

studio progettazione arch. Massimo Prontera
studio progettazione arch. Massimo Prontera

Si fa un gran parlare di eco-sostenibilità, risparmio energetico, case bioclimatiche, qual è la direzione del mercato nella nostra provincia?
Esistono degli interessanti esempi di lavori eseguiti con i principi dell’ecosostenibilità e del risparmio energetico. Siamo ancora nella fase iniziale di questa vera e propria rivoluzione culturale e metodologica nell’intervenire sull’edilizia esistente come sulle nuove costruzioni. Che non vuol dire solo “cappotto termico” o infissi a tenuta termica ma significa progettare un sistema di interventi che, insieme, concorrano a creare una casa che funzioni da tanti punti di vista e che sia soprattutto un “oggetto” compatibile con la vita di chi dovrà andarci ad abitare.

Fino a che punto un privato che è in procinto di avviare una ristrutturazione può fare a meno di una figura come la sua e quali sono i rischi connessi ad un lavoro fai-da-te? In pratica, cosa rende imprescindibile il ricorso ad un architetto come lei?
Il lavoro fai-da-te ha creato negli anni diversi danni. Non affermo questo per mera difesa corporativa ma perchè per progettare e seguire il corretto andamento di un cantiere, soprattutto se particolarmente complesso, occorrono le opportune competenze professionali. Non dimentichiamoci mai che un professionista è il consulente del proprio cliente e che quindi opera nell’esclusivo interesse di quest’ultimo. Un professionista serio, corretto e soprattutto preparato è quanto di meglio possa capitare per un cliente che ambisce ad ottenere un servizio professionale di qualità. Non va considerato un costo aggiuntivo ma una opportunità necessaria. Molto spesso un cantiere seguito da un buon architetto diventa anche più economico rispetto ad un lavoro fai-da-te in cui il cliente è in balia degli eventi.

Quali sono i suoi principi guida in fase di progettazione?
Forma e funzione.

Si parla tanto anche di Horizon 2020 e di recupero energetico degli immobili pubblici.. pensa che possa essere una reale opportunità o passerà inosservata anche questa per Taranto e provincia?
E’ una opportunità imperdibile per il nostro territorio e una grande occasione professionale per la nostra categoria.

A quale progetto sta lavorando attualmente?
Sto seguendo un cantiere a Roma. Un progetto stimolante e altrettanto impegnativo nella città più bella del mondo.

Come saranno le case del futuro nella nostra città?
Mi auguro che siano più belle e più funzionali. Per troppi anni si è costruito male e senza pensare al futuro. Ora lo stato del parco edilizio della nostra città è molto critico. Lo stato di conservazione degli edifici storici è precario. Non meno bene stanno gli edifici degli anni 60 e 70 del secolo scorso con l’aggravante che fra un po’ avranno bisogno anche di seri interventi di restauro. Saremo pronti ad affrontare questa sfida? Noi ci stiamo attrezzando per questo.

Progetto di ristrutturazione di residenza unifamiliare in Taranto. Progetto in corso.
Progetto di ristrutturazione di residenza unifamiliare in Taranto. Progetto in corso.

Nell’ambito dei materiali per la ristrutturazione e della nostra provincia, volendo tracciare un bilancio sulle opportunità di mercato per produttori e rivenditori, quali sono i materiali del prossimo futuro e cosa è destinato ad un inesorabile calo?
I materiali del futuro saranno sicuramente quelli di origine naturale o che partono da un corretto rapporto con gli elementi naturali. Le sperimentazioni sono ancora in atto e non ci sono moltissimi esempi di case realizzate con materiali interamente naturali ma penso che il futuro sia segnato. Dovremo tutti abbandonare i metodi costruttivi adoperati nel passato. Inoltre l’attenzione nei confronti del risparmio energetico sarà sempre più crescente, se non per ragioni solo etiche e di sensibilità ambientale, quanto meno per ridurre sensibilmente l’entità delle bollette di gas e luce. Alla fine a noi interessa raggiungere l’obiettivo finale…

 Intervento di rigenerazione edilizia e retrofit energetico di una residenza unifamiliare in Taranto. Progetto e D.L. arch. Claudio Pagliaro, arch. Massimo Prontera. 2013
Intervento di rigenerazione edilizia e retrofit energetico di una residenza unifamiliare in Taranto. Progetto e D.L. arch. Claudio Pagliaro, arch. Massimo Prontera. 2013

Rispetto agli obiettivi non completamente raggiunti e che si è dato negli ultimi 3 anni, cosa è mancato per poterli perseguire pienamente? Quali sono i fattori limitanti per il lavoro di un buon architetto come lei?
La crisi economica ha ridimensionato in tutti noi gli obiettivi da raggiungere. E gli ultimi anni sono stati i peggiori. Si è radicamente allargata la forbice tra chi può investire in un progetto e in una realizzazione e chi invece non può più permetterselo. Il territorio sicuramente non dispone di grandi risorse ma penso che potenzialmente si possano creare tutte le condizioni perchè queste risorse possano essere recuperate. La Puglia è una regione in cui si stanno concentrando ingenti investimenti privati e pubblici. La prossima programmazione economico-finanziaria europea potrà rivelarsi particolarmente strategica.

Volendo immaginare Taranto da qui ai prossimi 10 anni, qual è la sua visione?
Una città che sappia recuperare una propria identità. Una città che sappia sfruttare in modo strategico le proprie risorse naturali ed infrastrutturali. Una città che sappia costruire un rapporto sano con il mondo produttivo.

A distanza di un anno circa, ha avuto modo di conoscere Made in Taranto.. le chiediamo di esprimersi al riguardo e di fornirci qualche consiglio per proseguire.
Una iniziativa interessante e che seguo con viva curiosità. Penso che lavorare facendo rete e squadra sia l’unica strada intelligente per superare la crisi. Continuate così.

Riferimenti studio:
mpA+d MASSIMO PRONTERA ARCHITETTURA+DESIGN
Via Cesare Battisti 579. 74121 Taranto
tel/fax 099.4538767
mobile 347.0866887
info@massimoprontera.it
www.massimoprontera.it

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