il progetto Melograno è l’interessante iniziativa del’azienda agricola italo-israeliano Cairo & Doutcher che a Grottaglie ha dato vita ad un’importante gruppo di lavoro
Riceviamo e pubblichiamo quanto segue
(Made in Taranto non è responsabile di quanto pubblicato a nome del sig. Cairo Uzi).:
In riferimento al contenuto degli articoli pubblicati su questa testata in data 06 giugno 2014 e 07 luglio 2014, avente ad oggetto il PROGETTO MELOGRANO, l’Azienda Agricola Cairo & Doutcher di Cairo Uzi e C. s.s., in persona del suo legale rappresentante sig. Cairo Uzi, nonché i dott.ri Chiara Vacca e Domenico Annicchiarico ed il sig. Cairo Adam, fondatori, unitamente al sig. Giacomo Linoci, della Cooperativa POMGRANA ITALIA, con sede in Grottaglie (TA), ritengono opportuno procedere, mediante il presente, ad alcune importanti e fondamentali precisazioni in materia, nonché smentite alle precedenti dichiarazioni rilasciate dal sig. Giacomo Linoci, al fine di chiarire l’effettiva portata ed entità del progetto a tutela non solo della società cooperativa in quanto tale, quanto e soprattutto, a tutela di ogni singolo socio ed affiliato, nel rispetto dovuto al ruolo ed all’impegno di ognuno.
L’Azienda guidata dall’italo-israeliano Cairo Uzi, leader in Italia nella produzione e commercializzazione di Gypsophila (prodotta in 12 varietà attraverso la messa a punto di protocolli di coltivazione grazie alla collaborazione, ormai ultraventennale, con la azienda israeliana Danziger), Solidago (4 varietà), Limonium (i 4 varietà) e piante australiane, è, tra l’altro, il più avanzato centro di propagazione di piante di Melograno in Italia e lo stesso Cairo Uzi è rappresentante in Italia di Società ibridatrici Israeliane e possiede, a tal proposito, l’esclusiva sulla moltiplicazione di quattro importanti Cultivar di melograno.
Nell’attività di studio e di ricerca, condotta dall’Azienda Agricola Cairo & Doutcher, centrale è stata la collaborazione con prestigiosi Atenei Internazionali fra i quali l’Università di Medicina del Wisconsin, Università Philiphs di Marburg in Germania, l’Università UCLA di Los Angeles in California nonché il rinomato Centro Israeliano dell’Università Ebraica di Gerusalemme ed il centro di ricerca israeliano Volcani Centre.
Orbene, detta attività di ricerca scientifica, sviluppo, agronomica e di mercato, avviata nel 2004, nasce dalla passione di Cairo Uzi per la “Mela di Cartagine” – costata all’Azienda dallo stesso guidata un investimento di circa € 800.000,00 – ha portato alla realizzazione di famosi ibridi di melograno e con il fondamentale supporto del tecnico israeliano Yeuda Karon, è stato messo a punto un sistema di coltivazione innovativo ed efficiente che consente di sfruttare al massimo le potenzialità delle cultivar utilizzate, attraverso la tecnica di coltivazione denominata “Tecnica Cairo”.
Tale tecnica è confluita in numerosi progetti, fra cui il “Progetto Melograno” che vede la luce nel 2006, da un’idea di Cairo Uzi, e non di Giacomi Linoci come dallo stesso dichiarato negli articoli sopra indicati, caratterizzato dall’impiego di migliori e sperimentate tecniche di allevamento, irrigazione e concimazione.
L’Azienda non si preoccupa solo di selezionare varietà di piante, in particolar modo di melograno, ma anche e soprattutto di produrre dette piante, fornire protocolli di coltivazioni e assistenza ai coltivatori organizzandoli in cooperative, come è accaduto con la Cooperativa POMGRANA ITALIA.
Il “Progetto Melograno” ha dato vita ad importanti gruppi di lavoro operanti in Lazio, Sicilia, Calabria, Basilicata, Nord Puglia e Sud Puglia, dove appunto opera la Cairo & Doutcher e la Coop. Pomgrana Italia.
L’ambizioso obiettivo del progetto è quello di giungere alla creazione di una struttura consortile volta alla produzione, trasformazione e commercializzazione del melograno tanto in Italia, quanto in Europa, ed in futuro nel resto del globo.
Si coglie l’occasione per sottolineare, che lo scopo di detto Consorzio è quello di fungere da forza propulsiva per l’economia ortofrutticola del Sud Italia, passando attraverso la creazione di un unico marchio, un unico logo, garantendo un prodotto di elevatissima qualità al consumatore.
Il fiore all’occhiello del progetto è rappresentato dalla rete di agronomi e tecnici tra i quali si annoverano i giovani grottagliesi dott.ssa Chiara Vacca ed il dr. Domenico Annicchiarico.
L’Azienda Agricola Cairo & Doutcher, da sempre impegnata nel promuovere e sostenere le energie giovanili, ha deciso di investire nell’aggiornamento tecnico dei due giovani agronomi offrendo un soggiorno tecnico-professionale in terra di Israele della durata di 8 giorni nella seconda metà del mese di Agosto 2014, al fine di permettere loro di apprendere le innovazioni della tecnica del settore da Yeuda Karon e dalla sig.ra Leha, tecnica nota in patria e dedita allo studio degli insetti e della pianta del melograno da oltre 30 anni, con visita nei campi di melograno tanto nel Nord che nel Sud di Israele, nonché seminari di studio e visita presso il rinomato Volcani Centrer.
Lo scopo è formare tecnici che siano entro 24 ore sono in grado di fornire risposte alle richieste dei produttori, grazie all’importante loro supporto fornito da Cairo Uzi che ogni anno, almeno tre-quattro volte l’anno, si reca personalmente presso ogni singolo coltivatore unitamente al tecnico Yeuda Karon, assunto dalla stessa Azienda Agricola Cairo&Doutcher con contratto in esclusiva per l’Italia.
La strategia di coltivazione ideata da Uzi Cairo e che dallo stesso prende il nome, e non da Giacomo Linoci, il quale dichiarava di <<aver dato vita a nuovi ed ingegnosi impianti>>, prevede delle baulature per la messa a dimora delle piante e una plastica bianca riflettente per la copertura del suolo; gli alberi presentano una forma di allevamento a Y con dei cavi a supporto dei rami, l’irrigazione è misurata con manometri in base al fabbisogno idrico della coltivazione stessa. Tale tecnica è già messa in atto dalle ormai 40 soci produttori aderenti alla Coop. Pomgrana Italia nonché dagli altri gruppi sopra menzionati e consente di moltiplicare la resa della produzione delle coltivazioni.
Infatti, nei diversi impianti presenti dal basso Lazio fino alla Sicilia, o, coltiva due fra le più famose varietà di origine israeliana di livello eccellente, la cui campagna di raccolta comincia già nella prima decade di settembre, con una produttività che varia dalle 25 ton alle 30 ton per ettaro e frutti con grado Brix tra 17 e 20, dopo due anni e mezzo dalla messa in opera dell’impianto e l’altra più tardiva che compare nel periodo tra 10/20 ottobre ed ha una resa produttiva tra 35 ton e 40 ton per ettaro e frutti con grado Brix compreso tra 17 e 20, quindi si può agevolmente affermare che rispetto al passato, quando numerosi errori venivano commessi a causa della scarsa conoscenza della pianta e delle singole e specifiche varietà, o errori nella scelta dei terreni o nelle tecniche di coltivazione, la produzione può dirsi ampiamente raddoppiata così come è raddoppiata la prima scelta che aumenta dal 40% all’80%, il che consente, ad oggi, di avere prodotto a disposizione per 8 (otto) mesi l’anno (in passato il melograno coltivato in Italia lo si ritrovava sul mercato per un periodo ristrettissimo di appena un mese), tutto questo grazie all’ausilio della tecnica di Cairo Uzi legata anche a nuove metodologie di conservazione del prodotto raccolto.
E’ ben possibile notare tra l’altro, l’efficacia della “Tecnica Cairo” volgendo lo sguardo alla importante evoluzione subita dai campi della stessa azienda Agricola Cairo & Doutcher, come dimostra la documentazione fotografica, in cui si può osservare un campo giunto al suo quarto anno di produzione.
Inoltre, l’incessante lavoro di ricerca e sviluppo consentirà di mettere a disposizione dei soci produttori ulteriori varietà di cultivar di melograno al fine di soddisfare le crescenti esigenze di mercato, dando il via alla produzione con 45 giornate di anticipo rispetto alle varietà oggi esistenti, nonché ulteriori varietà che al contrario, consentiranno di posticipare i tempi di raccolta di almeno 25 giornate, quindi nella seconda metà del mese di Novembre.
Ancora, per poter sempre rispondere in maniera ottimale alle richieste ed esigenze di soci produttori ed affiliati, ed in futuro consorziati, l’Azienda pugliese è impegnata, tra l’altro, nel mettere a punto nuove tecniche di coltivazione che permetteranno di allungare la tenuta sull’albero madre del frutto per almeno un altro mese (senza spaccature), in modo da allungare il calendario di raccolta e quindi la disponibilità sul mercato del prodotto.
Ad oggi, Cairo & Doutcher, la Cooperativa Pomgrana Italia, congiuntamente ai loro affiliati hanno creato oltre 450 ettari di impianti destinati ad aumentare nel corso dei prossimi anni.
Il merito dell’operazione si deve, pertanto, riconoscere alla intraprendenza, all’entusiasmo ed alla passione di Cairo Uzi, il quale ha dato vita ad una vera “rivoluzione”, che ha permesso di sdoganare in Italia il melograno da pianta ornamentale ad alberi i cui frutti possono essere utilizzati per il consumo fresco, per la preparazione culinaria, per l’industria della trasformazione e per la cosmesi. Un entusiasmo a dir poco contagioso, se si guarda a quanti hanno aderito al progetto e si coglie l’occasione per invitare quanti ancora non lo abbiano fatto a toccare con mano questa nuova realtà visitando gli impianti realizzati in Salento, Grottaglie e dintorni, Ginosa, San Giorgio Jonico, Foggia, nonché ovviamente gli impianti in Sicilia e Calabria.
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