I 15 Sotterranei di Taranto da scoprire in Città Vecchia

I Sotterranei di Taranto sono preziose testimonianze di vita risalente a insediamenti urbani di epoca tardo-antico e medievale visitabili su prenotazione

(foto di Taranto Sotterranea)

Prenota una visita ai Sotterranei di Taranto per conoscere un pezzo di storia della Città Vecchia che reca in modo evidente i segni della sua riorganizzazione bizantina a ridosso dell’anno Mille della nostra era.

I Sotterranei di Taranto sono ambienti ipogei frutto dell’antica tendenza a ricavare abitazioni, luoghi di culto e ambienti produttivi scavando il banco calcarenitico. Molti dei palazzi che oggi possiamo ammirare nel borgo antico di Taranto sono stati realizzati grazie ai materiali scavati nella roccia proprio al di sotto di essi. Quegli scavi diventarono cantine, frantoi, ambienti di ricovero mezzi e depositi di grano, carbone e tanto altro.

Promozione, valorizzazione, conoscenza e costante fruizione pubblica della complessa realtà ipogeica avrebbero sicuramente un impatto notevole nell’offerta turistico-culturale. Gli ambienti ipogei parlano di rivisitazioni, trasformazioni, ma anche della loro continuità d’uso e di “organizzazione urbanistica” ormai perduta.

Gli ambienti ipogei sono numerosissimi tanto da formare una vastissima rete di sotterranei e un complesso sistema di cunicoli che si estende a reticolo che li collega con accessi anche al mare. La Città Vecchia risulta infatti attraversata da una miriade di cavità sotterranee disseminate sotto tutti i palazzi nobiliari, conventi, chiese. Gran parte di tali cavità fanno parte di un contesto stratigrafico risalente al periodo greco, spesso aree di cava risalenti a questo periodo storico che potrebbero essere interessanti per individuare tratti murari, fondazioni di edifici o aree pubbliche, aree templari ed assi stradali antichi e periodi storici specifici, funzionalità primaria ed attuale.

Tra i tanti Sotterranei di Taranto, ve ne segnaliamo alcuni tra i più imponenti che si distinguono per maestosità, bellezza e un certo fascino dovuto ad un certo alone di mistero che li circonda. Queste bellissime testimonianze storiche vengono oggi sapientemente curate dall’associazione Nobilissima Taranto (tel 3274557909).

IPOGEO DE BEAUMONT BELLACICCO
E’ costituito da una serie di ambienti originati dall’opera di cavaggio dei primi coloni greci durante il processo di edificazione della città. Col tempo vennero realizzati una serie di vasti ambienti sotterranei che nei secoli successivi furono adibiti a diverse funzioni. Obliterato per molto tempo a seguito dell’abbandono della famiglia De Baumont Bonelli che sul finire del 1600 aveva realizzato l’immobile soprastante, l’ipogeo è stato completamente recuperato e valorizzato dal dr Bellacicco nel 2002.

IPOGEO DI PALAZZO DELLI PONTI
Qui sono stati rinvenuti un tratto delle mura greche di quinto secolo a.C.; è stato portato alla luce un ambiente funerario articolato in dieci tombe ad arcosolio poste lungo le pareti e otto tombe a fossa ricavate nel piano roccioso.

IPOGEO DI VIA CAVA 99
L’analisi delle strutture murarie permette di ricostruire almeno tre fasi comprese tra il Medioevo e il XVIII secolo durante il quale vennero realizzate realizzate le murature in tufo e le volte a botte. Sui fronti est e ovest due aperture ribassate sembrano essere pertinenti a tombe ad arcosolio risalenti probabilmente al periodo paleocristiano. Altri vani scavati lungo la parete rocciosa sembrano essere stati adibiti a destinazione produttiva o di ricovero di animali.

IL CANTIERE MAGGESE
Si tratta di ambienti in origine comunicanti tra loro e collegati mediante stretti passaggi, rappresentando un reticolo composto da camminamenti segreti anche in considerazione che siamo molto vicini all’antichissima cinta muraria.

FRANTOIO IPOGEO NORMANNO
Potrebbe essere tra i più antichi della Puglia. A questo sito fa riferimento un vecchissimo atto notarile risalente al 1084. La lettura stratigrafica degli alzati e dei tagli di cava, oltre alla presenza residua di molte macine, ci fa comprendere la complessità di questa preziosa testimonianza di vita produttiva risalente ad età normanna.

LA FORNACE MEDIEVALE
E’ una delle fornaci che intorno alla metà del 1200 si affacciavano lungo i due fronti di via Cava insieme a frantoi ed altri ambienti produttivi. Era strutturata con tre forni dei quali residuano solo i piani cottura ed altrettante vasche di raffreddamento. Sono visibili tracce di residui di combustione del tempo in cui la fornace era in attività.

IPOGEO DI PALAZZO BAFFI
E’ l’ipogeo più profondo. Sono due gli ambienti principali. Il primo era adibito a deposito di carbone. Il secondo sembra aver avuto una funzione sociale rilevante tra il cinquecento e il seicento. E’ dotato di un vasto reticolo di cunicoli alcuni dei quali conducono al mare, altri al Castello Aragonese e altri ancora alla piazzetta San Francesco. Lungo il lato ovest si trova un profondo pozzo. Il piano di calpestio dei cunicoli è sempre attraversato da un velo d’acqua di falda. I tagli di cava e la fattura degli stessi fanno presumere una datazione di possibile età greca.

IPOGEO DI PALAZZO SANTAMATO
L’ipogeo sembra aver avuto più fasi costruttive. Siamo lungo quella che un tempo veniva chiamata via delle Fogge; al termine del descenso infatti troviamo una foggia granaria. Un passaggio caratterizzato da una trave le cui caratteristiche danno la percezione di essere componente della prima fase di utilizzo dell’ipogeo immette in un ampio salone con volta a botte probabilmente setteottocentesca. E’ un ambiente chiaramente ampliato rispetto al passato come testimoniano le strutture triarcate soprastanti. Si tratta di strutture medievali. Al centro di questo salone si apre un passaggioad arco che immette in quello che sembra essere stato il primo ambiente ipogeo di questa complessa struttura. Ci troviamo di fronte un ambiente di culto cavato in età paleocristiana. Sarebbe il primo rinvenimento di un impianto culturale paleocristiano nella parte alta ed occidentale dell’isola.

IPOGEO DI PALAZZO STOLA
Il lungo descenso agli ambienti ipogei è formato da un pavimento i cui materiali indicano come la struttura debba essere datatat nel periodo quattro/cinquentesco. Al termine del descenso, sulla sinistra si aprono gli ambienti probabilmente utilizzati dalla servitù. L’ipogeo era adibiti a frantoio. E’ anche presente una cisterna come in tutti gli ambienti produttivi. Un condotto conduce ad un accesso al mare per consentire il carico dei prodotti sulle imbarcazioni.

IPOGEO DI PALAZZO ARCO PAISIELLO
E’ una delle più emblematiche manifestazioni dell’edificazione degli immobili nobiliari del borgo antico realizzati sfruttando appieno le pre-esistenze medievali testimoniato dalla ricca sequenza di archi, archetti, ambienti voltati a botte in carparo. Sono presenti tracce anche di un antico frantoio e di un pozzo.

IPOGEO DELLA CAPITANERIA DI PORTO
In questo ipogeo sono presenti numerosi camminamenti che ancor oggi conducono al porticciolo le cui pareti sono particolarmente possenti in quanto ricavati dal banco originario di roccia. E’ ancora mistero sul fatto che alcuni di questi camminamenti conducessero anche al vicino monastero di Santa Chiara.

IPOGEO DI PALAZZO SPARTERA
E’ tra i più importanti ipogei con i suoi 800 mq che si dipianano in più livelli sin verso il mare e che un tempo dovette essere colegato con gli ambienti che residuano al di sotto del bastione Carducci. E’ forse anche il più complesso per quel che attiene il suo utilizzo. La presenza di una fornace, unitamente ad ambienti e cunicoli piastrellati, a condotte per la canalizzazione delle acque potrebbe portarci ad ipotizzare (data anche la vicinanza con il Molo Sant’Eligio) l’utilizzo dei luoghi finalizzato alla conservazione e trasformazione del pesce.

IPOGEO DI PALAZZO GENNARINI
E’ costituito da un unico grande vano posto a circa otto metri e corre lungo via Duomo per venticinque metri. Sistemato come pertinenza del palazzo nobiliare con funzione di deposito unitamente a piccolo forno, è caratterizzato dalla presenza di un pozzo cisterna alimentato dalla falda sottostante..

IPOGEO PALAZZO MANNARINI
Sorto su un pre-esistente impianto alto-medievale del decimo secolo, fu rimaneggiato nel Settecento ed ampiato nell’Ottocento. In questo immobile si conservano ancora in ogni camera i pavimenti originari. Numerosi anche i reperti di età greco-romana.

IPOGEO DI PALAZZO NARDONI – GALLO
Tre livelli articolano questo sito ipogeo particolarmente imponente dove, percorrendo due discensi l’uno da Via Duomo e l’altro da piazza Monteoliveto,  è possibile ammirare enormi tagli di cava sfruttata per lungo tempo sin dall’età arcaica. Molto articolato è l’ambiente di servizio al palazzo di fine seicento dalla nobile famiglia Gallo, ricco di depositi, pozzi e cisterne.

IPOGEO DI PALAZZO ULMO
E tra gli ambienti ipogei più imponenti al di sotto del quale si sviluppano camminamenti ancora tutti da indagare. E’ composto da un ampio vano quadrangolare al cui centro un piccolo arco ribassato immette in un lungo ambiente al termine del quale dovevano esserci gli spazi riservati agli animali, preceduti da quelli adibiti a deposito.

INFO
TARANTO SOTTERRANEA 
347 612 2488

NOBILISSIMA TARANTO
TEL 3274557909

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